Studiare Giurisprudenza in Italia

L’ingresso alla facoltà è libero ma tutti gli studenti, italiani e stranieri, che si immatricolano, devono superare un test per valutarne le capacità linguistiche, interpretative e logiche. Alcune Università statali, di solito lo trattano come un semplice accertamento delle conoscenze ma la maggior parte prevedono gli Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA) che dovrebbero essere acquisiti obbligatoriamente, durante l’anno accademico di immatricolazione, da tutti coloro che lo hanno superato con un punteggio basso.

Ιl test di ammissione viene diversamente regolamentato dai vari Atenei sia per quanto riguarda le date sia per quanto riguarda la tipologia.Le date dipendono sopratutto dalla natura privata o pubblica dell’ Ateneo in quanto le prime tendono a fissare la selezione nel periodo primaverile mentre le seconde a Settembre.

Il test è incentrato su poche ma vaste aree della conoscenza : logica e cultura generale regnano sovrane . Per quanto riguarda il terzo argomento, alcuni atenei richiedono la conoscenza di nozioni giuridico-istituzionali, altri la comprensione del testo, altri ancora la storia o le conoscenze grammaticali della lingua italiana o inglese.

Il Piano di studio

Per conseguire la laurea Magistrale in Giurisprudenza lo studente è tenuto ad acquisire 300 crediti formativi universitari (CFU), la cui articolazione è disciplinata dal Regolamento didattico del Corso di laurea.

Il calcolo dei CFU non è sempre lo stesso.Ad esempio, il corso di Filosofia del diritto dell’Università di Roma Tor Vergata è valutato con 15 CFU, mentre quello di Roma3 con 8 CFU.

La differenza deiCFU è rilevante se lo studente vuole trasferirsi in altro Ateneo. L’Italia così come la Grecia hanno sottoscritto la dichiarazione di Bologna con la quale partecipano, insieme al resto dei paesi dell’UE, al sistema di trasferimento e accumulazione delle unità accademiche, al fine di garantire il riconoscimento dei titoli di studio.

Tutte le Università statali italiane sono riconosciute dallo stato greco.

Come scegliere l’Univerisità

La laurea in Giurisprudenza, anche se oggi molti non consentono, resta una delle più prevalenti, con un percorso particolarmente stressante che richiede un’innata passione per la legge e una grande costanza allo studio.Non si può negare però, che le opportunità di lavoro per un laureato in Giurisprudenza sono importanti poiché al di là dei classici percorsi di avvocato, giudice e notaio, il dottore di legge non avrà difficoltà ad entrare nella Pubblica Amministrazione, Banche e Assicurazioni o anche di intraprendere una carriera accademica o diplomatica.

Gli studi, però, sono anche un investimento molto serio di cui bisogna tener conto nella scelta di un Ateneo.Quindi può essere utile conoscere il QS World University Ranking, una classifica degli atenei che tiene conto di varie componenti, come le dinamiche curriculari, le strutture , assorbimento professionale dei
aureati, qualità della ricerca.Un’altra guida per la scelta dell’università è la clessifica GENSIS che viene condotta ogni anno da questo istituto.